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DEBUTTA A INEQUILIBRIO FESTIVAL “PUÒ SEMPRE SERVIRE NON SI SA MAI” INSTALLAZIONE IMMERSIVA PER RIVIVERE LA CASA DELL’INFANZIA FIRMATA DALLA PERFORMER ELENA GUERRINI

COMUNICATO STAMPA

Il programma di martedì 1 luglio, a cura di Fondazione Armunia

Debutta a Inequilibrio Festival “Può sempre servire non si sa mai” installazione immersiva per rivivere la casa dell’infanzia  firmata dalla performer Elena Guerrini

Da non perdere la prima nazionale de “L’avvenire”, nuovo spettacolo della coreografa Premio Ubu Silvia Rampelli, e per la prima volta in Italia “Panopticon”, lavoro della danzatrice greca Vasiliki Papapostolou applaudito nei festival di tutto il mondo. Chiude la giornata il campione di poetry slam Lorenzo Maragoni

 

Rosignano Marittimo, 30 giugno 2025 - Svuotare case appartenute a persone care che d’improvviso non le abitano più, ritrovare oggetti, evocare ricordi, convivere con le emozioni. Un momento in cui tutti prima o poi finiscono per imbattersi, fortissimo nel suo essere ordinario. È in questa esperienza che viene immerso lo spettatore di “Può sempre servire non si sa mai! Archivio sentimentale della casa di famiglia”, installazione sensoriale, intima e immersiva firmata dall’autrice e performer Elena Guerrini, che debutterà in prima nazionale domani, martedì 1 luglio, a Inequilibrio Festival, la manifestazione dedicata al panorama delle scene contemporanee a cura di Fondazione Armunia con la direzione artistica di Angela Fumarola e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Rosignano Marittimo. Dalle 17.00 alle 21.00 nella Sala del Cielo del Castello Pasquini di Castiglioncello, Livorno (piazza della Vittoria 1), otto persone alla volta verranno introdotte in una stanza emozionale, dove curiosare nei cassetti segreti dei genitori diventa narrazione di memorie personali e collettive. Una creazione che accarezza il cuore, un viaggio ironico e dissacrante che trascende il ricordo per tramutarsi con toccante immediatezza in una parabola esistenziale che investe tutte e tutti tra mitobiografia familiare, teatro sensoriale, auto-drammaturgia e poesia (in replica negli stessi orari fino al 5 luglio, prenotazione obbligatoria, info su www.armunia.eu).

Per quanto riguarda la danza la giornata riserva due appuntamenti da non perdere. Alle 19.00 al Teatro Nardini di Rosignano Marittimo (via dei Lavoratori 21/a) la coreografa premio Ubu Silvia Rampelli sarà in anteprima con “L’avvenire”, coprodotto da compagnia Habillé d’eau e Tir Danza, con in scena Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna, Stefania Tansini. Alle 21.00 al Teatro L’Ordigno di Vada (via Aurelia 176) la danzatrice greca Vasiliki Papapostolou porterà per la prima volta in Italia “Panopticon”, solo applaudito nei festival di tutto il mondo che esplora il conflitto tra caos e controllo. Nel XVIII secolo, Jeremy Bentham creò il Panopticon, un progetto carcerario che enfatizzava la sorveglianza costante. Il filosofo Michel Foucault sosteneva che questo concetto riflettesse la società moderna, in cui gli individui interiorizzano il controllo esterno, portando all'autosorveglianza. Nel lavoro di Papapostolou il personaggio in scena lotta col paradosso di desiderare la visibilità pur sentendosi invisibile, esibendosi per gli altri e mettendo in discussione la propria identità. In definitiva, l'opera riflette sul significato della vita, sul desiderio di sfuggire al giudizio e sulla futilità delle regole sociali, raffigurando l'anima intrappolata in un corpo meccanico in un mondo sempre più prevedibile (in replica il 2 luglio alle 21.00).

Chiusura di giornata alle 22.00 presso l’Anfiteatro Giuliano Scabia al Castello Pasquini con Lorenzo Maragoni, campione del mondo di poetry slam, e il suo “Grandi numeri”, uno spettacolo di stand-up comedy e analisi dei dati personali. Tramite gli algoritmi e i big data, la comprensione dei nostri comportamenti, delle nostre scelte e dei nostri gusti non è mai stata così profonda. In quello che è stato già chiamato il Secolo della solitudine, ci sentiamo visti, e capiti. Prima funzione dell’arte, poi funzione della terapia, oggi la conoscenza è diventata questione di avere abbastanza dati. Ma quando ci saremo conosciuti del tutto, ci sentiremo ancora liberi? Ci innamoreremo ancora? Saremo ancora capaci di scrivere una poesia? “Grandi numeri” è un esperimento collettivo: una micro-comunità, chiamata pubblico, fatta di piccoli numeri, si ritrova di fronte a un evento dal vivo. Questo fatto, nell’epoca in cui tutta la nostra attenzione passa dagli schermi, è un evento epocale. Tra stand-up comedy e slam poetry uno spettacolo che interagisce col pubblico tramite sondaggi per riscoprire, al di fuori del flusso di dati e di algoritmi, cosa vuol dire incontrarsi dal vivo tra sconosciuti, fare un'esperienza collettiva che ci porta a sentirci al tempo stesso parte di un gruppo, e unici.

Per tutta la durata della manifestazione al Castello, dalle 18.00 alle 23.00, è possibile visitare “Sipario”, mostra a cura di Fabbrica Immagine che espone una carrellata fotografica legata alle residenze, agli spettacoli ai laboratori realizzati durante il 2024 negli spazi di Armunia: per dar luce al costante lavoro invisibile che l’autunno e l’inverno portano a compimento. Non solo: al Castello sono esposte anche le opere vincitrici del bando “Il castello di Calvino”, concorso dedicato a illustratori, disegnatori e fumettisti nel quarantennale della morte del grande autore. Il pubblico del festival potrà votare la o il proprio artista preferito, che si aggiudicherà l’ingaggio per la creazione delle grafiche per la stagione 2025/2026 della Fondazione oltre a una residenza artistica negli spazi di Armunia.

Info
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